La calata su Mantova di un’organizzazione fascista come Forza nuova, è stato l’innesco di un percorso di mobilitazione in difesa e per il rilancio di diritti sociali e civili. Ci siamo trovati per respingere l’insediamento dell’organizzazione guidata da Roberto Fiore nella nostra città, con un assemblea cittadina autoconvocata a inizio estate. Si può dire che tutto il nostro percorso comincia con il rifiuto di Forza Nuova e la successiva apertura di un ragionamento su diritti e discriminazioni, libertà e repressione, democrazia e auoritarismo.
Poi si è venuta a intrecciare la vergognosa vicenda Spadini (la borsa di studio intitolata ad un repubblichino), che ha segnato la complicità di pezzi di apparato governativo della nostra città con revisionisti nostalgici del fascismo tutti intenti a riabilitare gerarchi autori di stragi nel ventennio, e ci siamo resi conto che se pur poco visibile, il brodo di cultura di un ritorno di nazionalismi e nuove destre a mantova rappresenta più di una minaccia, perchè più fluidi di quello che potevamo ipotizzare sono i rapporti tra le destre neofasciste, quelle istituzionali e quelle che dirigono poteri economici, finanziari e clericali.
Respingere un organizzazione neofascista, ha significato non soltanto opporsi e costruire una resistenza all’organizzazione politica in sè, quanto piuttosto aprire una battaglia di civiltà, coinvolgere tutta la città in un dibattito sulle forme di discriminazione e violenza che molte e molti oggi subiscono. E’ una sfida politica molto più ambiziosa e difficile, dalla quale non possiamo esimerci e che vogliamo giocarci fino in fondo che parte dal rifiuto a Forza nuova e si apre su molti altri terreni. Discriminazioni razziste e sessiste, gli attacchi fisici e legislativi agli emarginati, migranti, donne, lesbiche, omosessuali e transessuali, purtoppo vanno ben oltre la ristretta cerchia di fanatici militanti neonazisti di piccole organizzazioni politiche. Sono quasi un esercizio quotidiano di propaganda politica anche per organizzazioni che si collocano a destra e non solo, pronte a ergersi paladine in caccie alle streghe in cui ogni tanto ci imbattiamo, perchè in tempi di crisi scatenare offensive contro chi ha meno diritti paga in termini elettorali e non solo.
Dopo la violenta repressione della polizia di una pacifica opposizione alla vergognosa assemblea di forza nuova in una scuola pubblica concessa dal sindaco, giornali e televisioni hanno provato a inscenare il teatrino degli opposti estremismi con servizi approssimativi e banali, utili solo a vendere clamorose scatole vuote.
Ci siamo smarcati da queste interpretazioni, calzanti per chi interpeta la poltica come sensazionalismo giornalistico. Noi siamo per una costruzione di uno spazio sociale antifascista, antirazzista e antisessista. Un fronte ampio di iniziative di aggregazione e lotta a 360 gradi, che va dall’osservatorio contro le forme di discriminazioni sul nostro territorio a una difesa dalle aggressioni, che comprenderà una campagna sociale antifascista nei quartieri e nelle scuole che promuova momenti di dibattito e cultura , che incalzerà le organizzazioni sociali e politiche a evitare imbarazzanti mutismi.
Un soggetto senza portavoce nè bandiere (oggi siamo qui a rotazione ndr), tranne quella di una difesa della democrazia e di un radicale rifiuto verso ogni forma di oppressione e sfruttamento.
Quando nasci non ti puoi più nascondere. Per questo oggi abbiamo convocato questa conferenza stampa , per illustrare le nostre prossime iniziative.