Chiudere casapound, Parma è antifascista e non si ferma

L’antifascismo parmigiano scende in strada contro casa pound. Nella giornata di sabato 30 giugno 2000 i partecipanti al corteo. Da più di 3 anni il “Comitato Antifascista Montanara“ promuove iniziative pubbliche per contrastare la presenza del gruppo neofascista in città.

“La sede di Casa Pound deve essere chiusa subito“. Con questa parola d’ordine il corteo antifascista, composto da 2000 persone fra militanti antifascisti, sindacati di base, associazioni, alcuni partiti, fra i quali, rifondazione comunista, pcl e qualche consigliere comunale del M5S, si è mosso per le vie della città, partendo proprio dal piazzale Montermini, quartiere Montanara, luogo degli scontri del 12 maggio, quando i neofascisti assaltarono il Circolo Arci Minerva. Già in quell’ occasione gli antifascisti parmigiani diedero una lezione ai militanti di casa pound. Gli antifascisti tornano nuovamente in strada con un corteo molto partecipato che non lascia ambiguità di sorta: fuori i fascisti dalle città, casa pound deve chiudere.

Promossa dal “Comitato Antifascista Montanara“, il corteo si dirige verso la sede dei neofascisti che per l’occasione hanno preferito tenere chiusa. Ingente lo schieramento di forze dell’ordine, tra carabinieri, polizia e agenti della Digos a protezione della sede di casa pound dai militanti antifascisti, i quali hanno concluso la manifestazione in piazzale Barbieri di fronte al monumento alle Barricate antifasciste del 1922.

Articolo da Infoaut , foto da Informati!Mantova

 

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