Appello Antifascista/antirazzista per il 23 settembre.

Più di sessant’anni fa la Germania nazista e il suo governo fantoccio della Rsi in Italia hanno perso la guerra sennò adesso parleremmo tedesco; vorremmo che un ragionamento basilare come questo fosse ormai condiviso ma, quando si parla di fascismo e antifascismo, ci sono tanti che malcelatamente provano a truccare le carte in tavola. Forza Nuova è esattamente questo: un partitino nostalgico che nel 2011 si sente ancora erede dei fascismi europei che è diretto da un ex terrorista nero degli anni settanta condannato per associazione sovversiva e banda armata.
Una loro assemblea tesa a presentarsi alla città, in cui non hanno una presenza organizzata da anni, è una provocazione politica; una loro assemblea autorizzata  in una sala comunale all’interno di un edificio scolastico è una provocazione doppia che investe anche l’amministrazione comunale.
Forza Nuova sposta il proprio teatrino di città in città facendo alzare ovunque la tensione.  La rete antifascista e antirazzista di Mantova, costituitasi l’estate scorsa ha voluto manifestare il proprio dissenso con un presidio pacifico davanti ai cancelli dell’aula magna Isabella D’Este presso il liceo che porta lo stesso nome.

Oltre una sessantina di cittadine e di cittadini mantovani e attivisti di associazioni e movimenti politici della città si sono dunque ritrovati e messi in fila coi propri corpi  per dire MAI PIU’ a squadrismo,dittatura,razzismo,guerra e stragismo; per questo rifiutiamo inoltre le facili ricostruzioni mediatiche che banalizzano i fatti, con le immagini e le parole, come “scontri tra giovani di sinistra e neofascisti”.


La situazione è diventata subito tesa perché una risposta simile non era prevista ed è stato compito di tutti e tutte mantenere la calma anche quando i primi militanti di Forza Nuova, tra cui lo stesso Fiore, sono entrati da un ingresso secondario: poco dopo sono partite in rapida successione due cariche della polizia sui manifestanti che hanno fatto salire la tensione. Il presidio non si è però sciolto e, anzi, quasi tutto il gruppo si è seduto in strada dimostrando di non cercare lo scontro. Maria Zuccati, ex partigiana, raggiunge le prime file e, parlando al megafono incoraggia le nuove generazioni a non abbassare la testa di fronte ai nuovi fascismi. Fiore e i militanti neofascisti nel frattempo si sono però ripresentati fuori dai cancelli in fondo a Via Giulio Romano pretendendo di entrare dall’ingresso principale e innescare una nuova provocazione. Le forze dell’ordine in asssetto antisommossa,  nel frattempo raddoppiate, hanno cercato di creare un varco per far passare una decina di forzanovisti:  solo a quel punto, mentre Fiore entrava sbeffeggiando i manifestanti, è partita la terza carica della polizia per fermare l’indignazione che a quel punto si era levata forte dal presidio antifascista; durante la carica i neofascisti, ormai all’interno della struttura scagliavano monetine e accendini sulla folla, mentre alcuni ragazzi rimanevano a terra contusi. La manifestazione è poi diventata un corteo che è arrivato fin sotto la sede del comune in Via Roma; proprio all’amministrazione comunale vogliamo chiedere con forza perché abbia concesso una sala comunale situata all’interno di una scuola ad un movimento neofascista e al suo impresentabile segretario: tra speculazione edilizia, litigi sulle poltrone, tagli al welfare ci mancava giusto anche una legittimazione per l’estrema destra neofascista.

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