25 Aprile: la Liberazione è un esercizio quotidiano

Il 25 aprile si celebra il giorno di Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. E’ una data fondamentale per tenere vivi e intatti quei valori su cui si basa la stessa Costituzione italiana, che è alla base della nostra democrazia. E’ dunque una data che va ricordata prima di tutto da chi, proprio grazie ai principi della democrazia, è chiamato a guidare e amministrare il paese e la città. Sorge dunque spontaneo chiedersi come mai il Sindaco del comune di Mantova abbia nuovamente concesso spazio in una sala pubblica, e dunque legittimità politica, ad un’associazione che non nasconde di ispirarsi a quei perversi principi xenofobi e fascisti che proprio la Resistenza ha combattuto e sconfitto, permettendo all’Italia di potersi definire un paese libero e democratico. Proprio per la carica istituzionale che ricopre, il Sindaco è il primo responsabile di qualsiasi atto di legittimazione verso qualsivoglia associazione e/o organizzazione politica.

E proprio per la carica istituzionale che ricopre, egli non poteva in nessun modo permettere che l’associazione Extrema Ratio – apparentemente una semplice associazione culturale, ma in realtà composta e animata da individui facilmente riconducibili alla destra neofascista, come dimostrano svariati documenti e testimonianze – ottenesse di utilizzare una sala di proprietà del Comune. Allo stesso modo, avrebbe dovuto evitare di concedere la stessa sala il 23 settembre scorso al partito di Forza Nuova, ossia un partito che viola costantemente le disposizioni della Legge Mancino contro le discriminazioni razziali e etniche, un partito il cui leader Roberto Fiore è stato condannato per organizzazione sovversiva e banda armata, un partito che promulga ideologie apertamente neo-fasciste e razziste. Tuttavia, ciò è successo.

Anche in occasione della discussione in consiglio comunale sull’assegnazione della borsa Spadini tenutasi il 16 aprile, l’amministrazione ha vergognosamente scelto di stare dalla parte della riabilitazione dei gerarchi fascisti. Ci chiediamo allora come possa il Sindaco vestire i panni di rappresentante delle Istituzioni e commemorare in veste ufficiale una data e una memoria che lui stesso ha contribuito a calpestare con il suo operato. In quanto antifasciste e antifascisti, ci rifiutiamo di partecipare silenziosamente a quella che si rivela un’ipocrita passerella per chi dimostra di non avere minimamente a cuore i princìpi che gli permettono di rivestire la carica per cui è stato eletto: la Liberazione è un esercizio quotidiano, e non una ricorrenza da calendario.

Proprio perchè se si è antifascisti, si è antifascisti sempre, il Comitato Mantova Antifascista ha deciso di organizzare due importanti appuntamenti con cui onorare e difendere concretamente la memoria della Resistenza e della Liberazione. Sabato 21 aprile percorreremo le vie della città con vernice e pennello, per cancellare le ingiustificabili scritte a sfondo razzista, sessista e xenofobo che imbrattano non solo i muri della città, ma soprattutto la dignità e la memoria di tutti coloro che si sono opposti e si oppongono alle derive (neo)fasciste di ieri e di oggi; mercoledì 25 aprile organizzeremo un nostro momento di festa e commemorazione della Liberazione, a partire dalle 10 in piazza Mantegna: sarà la vera occasione per rendere omaggio a chi ha dato la propria vita per liberare il paese dall’oppressione nazifascista, oltre che il momento in cui chiunque si senta antifascista potrà partecipare ad una vera festa di Liberazione, e non a una ingessata e ipocrita cerimonia in cui cravatte e frasi di circostanza la fanno da padrone.

Comitato Mantova Antifascista

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